Gli auricolari oggi vengono utilizzati per molte più funzioni rispetto al semplice ascolto della musica. Li usiamo per ascoltare audiolibri e podcast, fare chiamate, partecipare a videoconferenze e bloccare i rumori ambientali. Sul mercato sono disponibili molti modelli diversi di cuffie, progettati per soddisfare esigenze e usi specifici. Le cuffie over-ear coprono interamente le orecchie, i modelli on-ear si appoggiano sopra le orecchie, mentre gli auricolari in-ear sono i più piccoli e vengono inseriti nel condotto uditivo.
Un altro termine importante è True Wireless, che si riferisce ad auricolari completamente wireless, che comunicano sia tra l'auricolare destro e sinistro che con il dispositivo di riproduzione, solitamente tramite Bluetooth.
Negli ultimi anni, la qualità audio, l'ergonomia e la durata della batteria degli auricolari in-ear sono migliorate significativamente, e oggi sono diventati estremamente popolari.
Qualità audio generalmente buona
Un panel di esperti ha valutato la qualità audio degli auricolari ascoltando musica classica, rock/pop e un audiolibro. Nei test audio, i modelli di Sennheiser, Apple e Sony hanno ottenuto i risultati migliori, mentre gli auricolari di Sound by Sweden hanno mostrato alcune limitazioni nella qualità del suono.
Non ci sono state grandi differenze nei punteggi ottenuti per la musica e per il parlato. Simon Gerke, responsabile dei test acustici presso Müller-BBM, spiega che questo è dovuto al fatto che il parlato copre una gamma di frequenze più stretta rispetto alla musica, rendendolo più facile da riprodurre anche per auricolari più piccoli.
– "Se gli auricolari riproducono bene la musica, di solito riproducono bene anche il parlato. Tuttavia, possono esserci differenze se la voce risulta troppo acuta o attenuata. Le limitazioni nelle chiamate telefoniche sono spesso dovute a problemi di larghezza di banda o di frequenza del dispositivo, come nel caso di uno smartphone, piuttosto che alla qualità audio degli auricolari stessi."
La qualità del microfono è particolarmente importante per chi utilizza gli auricolari per telefonare. Il test è stato eseguito sia con che senza rumore di fondo. JBL, Apple e Nothing riducono efficacemente il rumore di fondo e forniscono un audio chiaro, mentre Sennheiser e Samsung Galaxy lasciano passare parte del rumore ambientale. Bose produce un suono artificiale con un leggero eco.
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Riduzione del rumore per una maggiore tranquillità
La cancellazione attiva del rumore (ANC, Active Noise Cancelling) è una tecnologia utilizzata negli auricolari per ridurre i rumori indesiderati dell'ambiente circostante. Funziona grazie a microfoni integrati che captano i suoni esterni e generano un contro-segnale per neutralizzarli. Quando funziona correttamente, l'utente percepisce una sensazione di silenzio.
In passato, questa funzione era presente principalmente nelle cuffie over-ear, ma negli ultimi anni è stata introdotta anche nei modelli in-ear, dove funziona molto bene, in parte grazie alla loro capacità di bloccare fisicamente il condotto uditivo.
Le prestazioni di cancellazione del rumore sono state testate sia con misurazioni acustiche in laboratorio che da un panel di esperti. JBL, Samsung e Philips sono stati valutati molto efficaci dal panel, mentre Sony ha ottenuto i risultati migliori nel test tecnico, con una riduzione del rumore di 30 dB(A).
Le punte in silicone sono generalmente considerate importanti per ottenere una cancellazione del rumore ottimale, poiché sigillano il condotto uditivo, ma non sono sempre indispensabili.
– "Una cosa che mi ha sorpreso nel test è stata l'efficacia della cancellazione del rumore delle Apple AirPods 4, nonostante non abbiano punte in silicone," spiega Simon Gerke.
Facilità d'uso e comfort
Il laboratorio ha valutato anche la facilità d'uso degli auricolari: quanto è semplice installarli e collegarli, cambiare le punte in silicone, posizionarli nelle orecchie e nella custodia di ricarica, le funzioni di controllo e l'impressione generale di qualità. Sennheiser ha ottenuto il punteggio più alto per funzioni come la regolazione del volume tramite pressione, mentre Sound by Sweden ha ricevuto un punteggio basso a causa di funzioni di spegnimento separate e per la mancanza di una pausa automatica quando vengono rimossi.
Un panel ha anche valutato il comfort e la facilità di regolazione.
Nonostante la mancanza di punte in silicone, gli auricolari Apple sono risultati molto facili da posizionare nelle orecchie. Anche se sembrano leggermente allentati, non sono caduti durante il test. Anche Sound by Sweden e Nothing sono stati giudicati molto comodi. Al contrario, gli auricolari Philips, i più pesanti, hanno un design sporgente che può farli spostare dalla posizione corretta. La superficie di Marshall è stata giudicata scomoda perché in alcuni casi irritava la pelle.
Durata della batteria
La durata della batteria degli auricolari varia significativamente, da 4,5 ore per Apple a oltre 11 ore per Philips. La differenza diventa ancora più evidente considerando le ricariche fornite dalla custodia. Sound by Sweden si distingue con 70 ore totali, suddivise in 7 ricariche. Con Samsung, l'autonomia si ferma a 16,5 ore, mentre Sony e Apple offrono rispettivamente 17 e 18 ore di utilizzo.
JBL il migliore nel complesso
Il vincitore assoluto del test è JBL, che si è comportato bene in tutte le categorie, ma molti auricolari hanno mostrato prestazioni eccellenti.
– "In generale, si può dire che tutti gli auricolari testati hanno ottenuto buoni risultati nei test audio per musica e parlato, ad eccezione di Sound by Sweden. Alcuni hanno una qualità del microfono migliore, altri riducono molto bene il rumore ambientale e alcuni, per esempio, sono quasi impermeabili," conclude Simon Gerke.
Un buon consiglio è quindi studiare attentamente tutte le caratteristiche e funzioni prima di acquistare, per scegliere il modello che meglio si adatta alle proprie esigenze.